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DANILO BERTOLDI's avatar

Come annoti tu non si può concordare in toto sulle conclusioni di Todd, ma se vogliamo rimanere in ambito religioso, in particolare quello protestante, possiamo affermare che il trapasso dai valori vincolanti degli obblighi e dei divieti sacrali, fondamento della religiosità, al nichilismo delle società moderne è avvenuto senza quel cuscinetto temporale necessario alla costituzione di una società equilibrata nei rapporti sociali ed economici.

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Giacomo Greggan's avatar

Ovvio che senza aver letto interamente il libro è azzardato proporre un commento sensato. Ma basandomi sulla sintesi che hai fatto posso però dire che l'idea centrale del testo, ovvero che il capitalismo sia un prodotto della religione protestante, è decisamente sballata, innanzitutto perchè il Protestantesimo non è una religione a sé, una interpretazione del mondo ex novo partendo da concetti metafisici come sono le altre religioni, ma è una particolare versione del Cristianesimo in cui i testi sacri sono i medesimi e solo le interpretazioni differiscono dall'ortodossia, che è quella cattolica romana. E anche Weber, nel celeberrimo testo citato, prese notevoli sfondoni dovuti essenzialmente al fatto che visse e operò nel periodo in cui il Positivismo era l'ideologia di maggior successo, e questa costituiva la base di ogni studio dell'epoca che avesse per oggetto la religione, la teologia, la metafisica (Durkheim e Otto furono ottimi esempi di questa distorsione ideologica, come del resto i più citati antropologi del tempo). È quindi a mio avviso molto più sensata, e anche più rispondente alla realtà, l'idea che il capitalismo e le idee liberali che ad esso si sono affiancate si sia sviluppato come effetto (tra gli altri) della filosofia materialistica che si era affermata già da qualche secolo, e che la religione protestante sia servita come giustificazione metafisica di determinati comportamenti in un periodo in cui la religione era ancora assai diffusa, seppur a livello ormai solo superficiale, in tutti gli strati sociali e la morale era ritenuta comunque indispensabile e imprescindibile. Del resto né Weber (e nemmeno, presumo, Todd) hanno compiuto una sia pur sommaria analisi della genesi delle idee che animano il Protestantesimo. Lutero, nel '500, aveva diffuso in tutta la Germania "Il libretto della vita perfetta" chiamandolo "teologia tedesca" e facendone la base del suo Cristianesimo riformato. In quel testo non vi è nulla, ma proprio nulla, che possa moralmente o spiritualmente giustificare i comportamenti capitalistici, ed è a tutti gli effetti un testo perfettamente cristiano. Ma se Weber (e Todd) si fosse preso la briga di scoprire come si è formata la dottrina che nell'800 era alla base dello "spirito del capitalismo" avrebbe scoperto che i concetti che anche Todd cita come appartenenti all'etica protestante altro non sono che idee mutuate paro paro dall'ebraismo, a partire dalla ricchezza materiale intesa come "premio divino" già in questo mondo al concetto di "popolo eletto" che ha partorito tutti i più beceri razzismi degli ultimi secoli, oltre a molte altre. Il Protestantesimo, in sintesi, altro non è che un Cristianesimo degenerato e contaminato dall'Ebraismo, e non a caso si è sviluppato appunto ove quest'ultimo era più influente, ovvero nella mitteleuropa.

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