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Jul 29·edited Jul 29Liked by Roberto Iannuzzi

Chiunque sia il prossimo Presidente degli USA (Trump, Harris o altro candidato democratico), c'è poco di cui stare allegri: guerre e devastazione continueranno. Potrebbero anche terminare la guerra in Ucraina, ma quella in Medio Oriente andrà avanti lo stesso (persino RFK si è espresso a favore d'Israele)... e c'è sempre il rischio di una guerra con la Cina su Taiwan.

L'unica candidata alle Presidenziali USA a favore della pace nel mondo è la "verde" Jill Stein (https://www.riverfronttimes.com/news/dr-jill-stein-is-running-as-the-anti-war-presidential-candidate-42409337), ma le sue probabilità di vittoria sono praticamente pari a zero.

Cosa ne pensi dell'attacco missilistico su Majdal Shams nelle Alture del Golan? Può essere una possibile "false flag" israeliana per avviare un attacco massiccio contro Hezbollah nel Libano?

(Vedasi il mio articolo in Inglese qua: https://geopolitiq.substack.com/p/on-the-verge-of-an-all-out-war-between)

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Può anche essere stato un errore, dell'una o dell'altra parte. Ma se l'errore è di Hezbollah, perché non mostrare qualche prova? Solitamente i missili non si disintegrano completamente...

Non credo molto alla false flag. Se lo fosse, Israele avrebbe già attaccato massicciamente. Invece sembrano titubanti. Sanno che le conseguenze sarebbero enormi, anche per loro.

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Jul 30Liked by Roberto Iannuzzi

A difesa di Hezbollah c'è da dire che, quando ha commesso errori, li ha sempre ammessi e offerto condoglianze ai familiare delle vittime; in secondo luogo, non ha mai preso di mira quella regione.

Israele potrebbe non avere ottenuto l'appoggio sperato dagli USA, che infatti al momento non hanno intenzione di rimpatriare i propri concittadini dal Libano. Ma è indubbio che Israele ha cercato di capitalizzare il più possibile questo evento (al di là di "false flag" o meno) per lanciare un'offensiva contro Hezbollah.

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Sì, infatti c'è anche questo elemento. Inoltre, Hezbollah non ha alcun interesse a colpire i drusi del Golan (che non si sentono israeliani, e che hanno legami con la comunità drusa in Libano). Israele ha certamente cercato di capitalizzare su questo evento per mettere in cattiva luce Hezbollah e per acquisire consensi a Washington. Ma il fatto che ci stiano mettendo così tanto a rispondere indica che non c'è accordo fra i vertici militari e di governo, e che probabilmente almeno una parte vuole evitare un conflitto su vasta scala. Israele è in un vicolo cieco. A Gaza la situazione militare è in stallo, e se è vero che qualcuno vorrebbe estendere il conflitto per uscire da quest'impasse, è altrettanto vero che in una guerra su due o più fronti Israele si troverebbe ancor più a mal partito. E' quello che hanno cercato di fargli capire gli americani, e almeno alcuni in Israele ne sono consapevoli. Da qui il temporeggiare...

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