Capovolgere la narrazione del conflitto e rafforzare il fronte bellicista occidentale fra gli obiettivi di un’azione volta a mettere in difficoltà Mosca innanzitutto da un punto di vista mediatico.
...e se i russi, pur vedendo i preparativi dell' offensiva, li avessero lasciati fare? Le truppe ucraine sono in una sacca e stanno perdendo migliaia di uomini, oltretutto reparti di "elite"
"Nel frattempo, l’offensiva ucraina a Kursk si è ormai praticamente arrestata, sebbene non si possa escludere che Kiev stia preparando ulteriori sorprese e provocazioni."
Già... e se fosse questo l'obiettivo primario di questo attacco, oltre che per testare l'ultima (penultima?) linea rossa di Putin? Penetrare in Russia, non tanto per PR, per distrarre Mosca dal Donbass o per avere un punto di forza negoziale, quanto per sferrare una provocazione a sorpresa più in là, magari poco prima delle elezioni Americane a Novembre, quando ormai nessuno si aspetta più niente da questa incursione nel Kursk.
Personalmente nutro pochi dubbi sul fatto che Kiev prepari nuove provocazioni: è un punto chiave della sua strategia. Serve a tenere sotto tensione Mosca, ed a costruire una narrazione che favorisca la prosecuzione del conflitto e la mobilitazione dell'Occidente. Che ciò avvenga partendo da Kursk o da altri punti del fronte dipenderà dalle condizioni sul terreno e dalle scelte strategiche di Ucraina e NATO.
...e se i russi, pur vedendo i preparativi dell' offensiva, li avessero lasciati fare? Le truppe ucraine sono in una sacca e stanno perdendo migliaia di uomini, oltretutto reparti di "elite"
"Nel frattempo, l’offensiva ucraina a Kursk si è ormai praticamente arrestata, sebbene non si possa escludere che Kiev stia preparando ulteriori sorprese e provocazioni."
Già... e se fosse questo l'obiettivo primario di questo attacco, oltre che per testare l'ultima (penultima?) linea rossa di Putin? Penetrare in Russia, non tanto per PR, per distrarre Mosca dal Donbass o per avere un punto di forza negoziale, quanto per sferrare una provocazione a sorpresa più in là, magari poco prima delle elezioni Americane a Novembre, quando ormai nessuno si aspetta più niente da questa incursione nel Kursk.
Personalmente nutro pochi dubbi sul fatto che Kiev prepari nuove provocazioni: è un punto chiave della sua strategia. Serve a tenere sotto tensione Mosca, ed a costruire una narrazione che favorisca la prosecuzione del conflitto e la mobilitazione dell'Occidente. Che ciò avvenga partendo da Kursk o da altri punti del fronte dipenderà dalle condizioni sul terreno e dalle scelte strategiche di Ucraina e NATO.