L’attacco di Hamas riporta al centro il rimosso problema palestinese, complicato dalla rivalità fra Israele e Iran, e attira su Gaza la sproporzionata risposta militare israeliana.
Ottima analisi, Roberto. L'ipocrisia occidentale, tanto solerte nel richiamare i diritti di qualsiasi persona, si amplifica quando la questione palestinese, che si trascina da tre quarti di secolo, viene addirittura eliminata dalle agende politiche delle varie cancellerie per non turbare "l'unica democrazia del Medio Oriente". E qui pare predominante la componente ebraica statunitense che condiziona pesantemente qualsiasi politica interna ed estera di Washington. Sin quando la perenne crisi israelo-palestinese sarà sfruttata per fini che vanno oltre anche la geo politica, fini che si possono individuare in una pedina del controllo mondiale, allora quel territorio e i palestinesi in particolare pagheranno un contributo pesantissimo. Certo, stante la situazione è estremamente difficile, ma un'idea di incontro per tentare l'avvio di una soluzione dovrebbe partire dall'eliminazione politica delle forze religiose integraliste da entrambi i fronti. Con una situazione così radicalizzata pare quasi facile pronosticare un'ulteriore catastrofe, forse voluta da qualche regia mica tanto occulta.
Al momento, purtroppo, quella che si profila è una soluzione militare che porti quantomeno alla rimozione di Hamas dal potere, se non addirittura ad una forma di pulizia etnica nella Striscia. Situazione drammatica per i residenti di Gaza, e non priva di rischi regionali.
Ottima analisi, Roberto. L'ipocrisia occidentale, tanto solerte nel richiamare i diritti di qualsiasi persona, si amplifica quando la questione palestinese, che si trascina da tre quarti di secolo, viene addirittura eliminata dalle agende politiche delle varie cancellerie per non turbare "l'unica democrazia del Medio Oriente". E qui pare predominante la componente ebraica statunitense che condiziona pesantemente qualsiasi politica interna ed estera di Washington. Sin quando la perenne crisi israelo-palestinese sarà sfruttata per fini che vanno oltre anche la geo politica, fini che si possono individuare in una pedina del controllo mondiale, allora quel territorio e i palestinesi in particolare pagheranno un contributo pesantissimo. Certo, stante la situazione è estremamente difficile, ma un'idea di incontro per tentare l'avvio di una soluzione dovrebbe partire dall'eliminazione politica delle forze religiose integraliste da entrambi i fronti. Con una situazione così radicalizzata pare quasi facile pronosticare un'ulteriore catastrofe, forse voluta da qualche regia mica tanto occulta.
Al momento, purtroppo, quella che si profila è una soluzione militare che porti quantomeno alla rimozione di Hamas dal potere, se non addirittura ad una forma di pulizia etnica nella Striscia. Situazione drammatica per i residenti di Gaza, e non priva di rischi regionali.
Analisi eccellente, come sempre.
Grazie, come sempre!