Non è iniziata come una guerra per procura ma lo è diventata, questo lo affermano anche analisti quotati, che sottolineano come le loro siano analisi del conflitto squisitamente tecniche .
Questa constatazione, se condivisa ad alto livello, dovrebbe accelerare l'azione delle diplomazie più illuminate. Un tempo erano quelle europee.
Un asse franco - tedesco potrebbe essere il nucleo forte di questo intervento, ma alla guida della Germania non abbiamo più Helmuth Kohl, che perse suo fratello nel secondo conflitto mondiale.
Diversamente, se si continua a combattere a lungo e va in porto la prossima mobilitazione russa, vivremo un'estate del 2023 che - negli stessi luoghi o quasi - rimerà tristemente con quella del 1943 e cancellerà una generazione di giovani ucraini e russi.
Gli ucraini hanno il sacrosanto diritto di difendere il loro Paese, ma provo un'enorme pietà per i militari russi, spesso gli ultimi tra i russi, mandati al massacro da personaggi squallidi, il cui retaggio culturale non discende dal marxismo - leninismo ma dai più torbidi gorghi di disumanità della cultura novecentesca. Il retroterra culturale di Putin é stato ben descritto da Roberta De Monticelli: dovrebbe far paura a chiunque creda nel valore della persona.
Dovremmo seguire Emiliano Brancaccio, secondo il quale Putin ha rilevanti responsabilità storiche, ma le ragioni di questo confronto stanno probabilmente soprattutto al di là della geopolitica. Il primato della struttura .......
Non è iniziata come una guerra per procura ma lo è diventata, questo lo affermano anche analisti quotati, che sottolineano come le loro siano analisi del conflitto squisitamente tecniche .
Questa constatazione, se condivisa ad alto livello, dovrebbe accelerare l'azione delle diplomazie più illuminate. Un tempo erano quelle europee.
Un asse franco - tedesco potrebbe essere il nucleo forte di questo intervento, ma alla guida della Germania non abbiamo più Helmuth Kohl, che perse suo fratello nel secondo conflitto mondiale.
Diversamente, se si continua a combattere a lungo e va in porto la prossima mobilitazione russa, vivremo un'estate del 2023 che - negli stessi luoghi o quasi - rimerà tristemente con quella del 1943 e cancellerà una generazione di giovani ucraini e russi.
Gli ucraini hanno il sacrosanto diritto di difendere il loro Paese, ma provo un'enorme pietà per i militari russi, spesso gli ultimi tra i russi, mandati al massacro da personaggi squallidi, il cui retaggio culturale non discende dal marxismo - leninismo ma dai più torbidi gorghi di disumanità della cultura novecentesca. Il retroterra culturale di Putin é stato ben descritto da Roberta De Monticelli: dovrebbe far paura a chiunque creda nel valore della persona.
Dovremmo seguire Emiliano Brancaccio, secondo il quale Putin ha rilevanti responsabilità storiche, ma le ragioni di questo confronto stanno probabilmente soprattutto al di là della geopolitica. Il primato della struttura .......